CASSAZIONE: NON INDICARE NEL MENU GLI ALIMENTI SURGELATI PRESENTI NEL FREEZER E’ FRODE IN COMMERCIO

Ecco la sentenza

11/08/2017

I ristoranti e pubblici esercizi che servono cibi surgelati, senza che questa qualità sia indicata nel menu, commettono un reato di frode in commercio. Non solo, il reato di tentata frode c’è anche se nel freezer ci sono alimenti surgelati, non indicati nel menu. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, respingendo come inammissibile il ricorso di un ristoratore, condannato sia dal Tribunale di Milano sia dalla Corte d’appello, che contestava il reato di tentata frode, non essendoci avventori nel locale e non essendo iniziata alcuna contrattazione.

Nella sentenza del 17 luglio scorso, la Cassazione scrive che “anche la mera disponibilità di alimenti surgelati, non indicati come tali nel menu, nelle cucina di un ristorante, configura il tentativo di frode in commercio, indipendentemente dall’inizio di una concreta contrattazione con il singolo avventore”. Nel caso specifico, poi, non c’erano alimenti freschi, “essendo congelata la totalità delle provviste”.

La Cassazione ha confermato la condanna del ristoratore milanese a una multa di 200 euro, oltre al pagamento delle spese processuali e al versamento di 2.000 euro in favore della Cassa delle Ammende, «considerato che non vi è ragione di ritenere che il ricorso sia stato presentato senza “versare in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità”».

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