Trip Advisor ricorre al TAR per le recensioni false

09/05/2015

 Il 19 dicembre 2014, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, accogliendo le istanze presentate da Federalberghi e dall'Unione Nazionale Consumatori, ha diffidato Tripadvisor dal continuare la pratica commerciale scorretta consistente nella “diffusione di informazioni ingannevoli sulle fonti delle recensioni”, ed ha comminato una multa da 500.000 euro.

 L'Autorità ha inoltre ordinato a Tripadvisor di comunicare, entro il termine di novanta giorni dalla notifica del provvedimento, le iniziative assunte in ottemperanza alla diffida, idonee a rimuovere l'ingannevolezza delle informazioni divulgate mediante il sito, con le quali vengono enfatizzate la veridicità e l'affidabilità delle recensioni dei consumatori.

 Tripadvisor ha provveduto a versare la sanzione comminata, specificando che il pagamento non rappresenta acquiescenza al provvedimento dell’AGCM, di cui ha chiesto l’annullamento con un ricorso presentato presso il TAR del Lazio.

Con le medesime riserve, Tripadvisor ha presentato all’Autorità una relazione di ottemperanza alla decisione dello scorso dicembre.

 La versione accessibile di tale relazione elenca alcune iniziative assunte per conformarsi alla decisione dell’Antitrust, con particolare riferimento alla rimozione di termini quali “veri”, “affidabili”, “autentici”, “sinceri” ed alla segnalazione dell’esistenza di sistemi antifrode, ma non fornisce informazioni in merito alle iniziative adottate per potenziare i sistemi di controllo, tanto sulle fasi che precedono la pubblicazione delle recensioni quanto sulle recensioni già pubblicate, al fine di scongiurare o, quantomeno, limitare l’esistenza stessa di opinioni non veritiere.

 Le soluzioni sin qui note, pur rispondendo solo ad una parte delle esigenze rappresentate, hanno comunque il merito di aver attirato l’attenzione dell’opinione pubblica sulle problematiche connesse agli utilizzi impropri dei sistemi di recensione.

 Federalberghi ha ritenuto opportuno intervenire formalmente anche nel procedimento in corso presso il TAR, per ribadire l’esigenza di un sistema più efficiente, in cui vengano pubblicate le vere opinioni, di veri clienti, che raccontano vere esperienze.

 Federalberghi ovviamente non contesta l’importanza e l’utilità delle opinioni espresse dagli utenti e dei siti che consentono la pubblicazione e la consultazione delle recensioni.

 Federalberghi chiede di individuare strumenti e procedure che consentano di combinare il diritto alla libera espressione delle opinioni con la tutela del diritto ad una corretta informazione, del diritto al nome, all’immagine, all’onore, alla reputazione nonché la tutela contro le pratiche commerciali scorrette, i ricatti, etc.